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Come richiedere l'esame

Le informazioni contenute in questa sezione sono rivolte ai medici che prescrivono esami neurofisiologici come l'elettromiografia e/o le velocità di conduzione, ma possono essere utili anche ai pazienti che si recano dal proprio medico curante con l'indicazione a eseguire tali esami.

Il medico elettromiografista di solito esegue lo studio in maniera personalizzata per ciascun paziente sulla base dei dati clinico-anamnestici e in base alle informazioni che ricava man mano che svolge l'esame. Spesso non è pertanto possibile prevedere in anticipo quali e quante prestazioni verranno eseguite durante un esame. Il dato più importante da indicare sulla richiesta è il quesito diagnostico. L'ideale sarebbe pertanto che il medico richiedente scrivesse "Si richiede studio neurofisiologico" e specificasse il quesito diagnostico (es. sospetta sindrome del tunnel carpale bilaterale, ecc), in modo da non vincolare l'elettromiografista a eseguire lo studio di uno specifico nervo o muscolo. Si consideri tuttavia che, nel momento in cui il paziente prenota l'esame, l'operatore addetto alla prenotazione potrebbe non interpretare correttamente la dicitura "studio neurofisiologico" in quanto si aspetta si trovare scritto "velocità di conduzione motoria" o "velocità di conduzione sensitiva", "elettromiografia semplice", ecc.

Per evitare che la richiesta debba essere rifatta poiché non include le prestazioni corrette per tipologia e numero, si invitano i prescrittori, che non abbiano già ricevuto indicazioni regionali circa le modalità prescrittive (es. Piemonte e Veneto), a richiedere 8 prestazioni (numero massimo) su una ricetta. Per esempio, nel caso di sospetta sindrome del tunnel carpale, il prescrittore potrebbe indicare 4 velocità di conduzione motoria e 4 velocità di conduzione sensitiva; nel caso invece di uno studio per polineuropatia o radicolopatia potrebbe scrivere 1 velocità di conduzione motoria, 1 velocità di conduzione sensitiva, 2 risposte riflesse e 4 elettromiografie semplici. Nei casi particolari in cui sia necessario richiedere lo studio dei potenziali evocati, poiché questi vengono eseguiti sempre bilateralmente, ne vanno indicati 2 (es. potenziali evocati visivi, acustici, blink reflex), o 4 (uno per arto) nel caso dei potenziali evocati somatosensoriali e motori.

Si ricorda ai pazienti che la richiesta su ricettario regionale non è necessaria quando l'esame viene prenotato ed eseguito in regiome di libera professione; anche in questo caso è tuttavia utile la documentazione clinica e il quesito diagnostico per orientare l'esame. È importante che i pazienti facciano valutare il referto degli studi neurofisiologici al medico che li ha richiesti, in modo che questo possa concludere l'iter diagnostico di cui lo studio neurofisiologico fa parte. Non è detto che sia possibile raggiungere una conclusione diagnostica solo con l'esame neurofisiologico; questo deve essere intepretato dal medico che ha in carico il paziente e ha acquisito i dati ottenuti dalla raccolta della storia clinica (anamnesi), dell'esame obiettivo e di eventuali altri esami.

Lucio Marinelli, 7 Agosto 2022
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